Numero d'ordine: 100
Data: 15 10 1547
Intestazione: LODOVICO DOMENICHI IN FIRENZE A GIORGIO VASARI IN RIMINI
Segnatura: ASA, AV, 11 (XLV), c. 9.
Fonte: Messer Giorgio onorando.
Ho inteso, quanto mi scrivete e tutto mi piace. Voi sapete, che non è cosa ch’io non facessi per voi, perché voi meritate e son tenuto farlo. Il Signor Duca non m’ha ancora risoluto, ancora che m’abbia dato buona speranza; e per tutto domani appunto attendo risposta e risoluzione da Sua Eccellenza, la quale, o buona o trista che sia, mi lascierà libertà di poter disporre di me stesso. Così avendo voi a andare a Vinegia, potrete mandar per me a posta vostra e ordinare ch’io possa venire. Ma ben vi fo certo che s’avete animo, come io credo, di farmi beneficio, che bisogna che voi facciate altro pensiero che d’avere un centinaio di copie del libro; perché volendo questo, non che io ne cavassi utile, ma non troverei chi lo volesse stampare per l’avarizia de gli impressori. E credo, che assai mi parrebbe ritrarne, quando io ne potessi avere un XV o XX ducati et altrettante copie stampate. E ciò vi dico, come informatissimo del lor procedere.
Ma per concluder qualche cosa, quando volete, ch’io venga, scrivete a messer Matteo Botti o ad altri, che mi dia modo di venire, perché, come io v’ho detto, sarò libero. Del ritratto mi chiamo sodisfattissimo e vi ringrazio, quanto è il ben ch’io vi voglio, il quale è infinito. State sano.
Alli XV d’ottobre MDXLVII. Di Fiorenza.
Il Domenichi vostro.
Poscritto:... M‘era scordato dirvi, che il Doni vi si raccomanda molto e ha finito le sue lettere; dove ha ritratto la vostra sala sulle grazie e avvi fatto onor, come meritate.
A Messer Giorgio Vasari, pittore eccellentissimo e suo amico onorandissimo. Arimino.
Bibliografia: Frey 1923, pp. 202-205.