Scheda

Numero d'ordine: 123

Data: 7 01 1550

Intestazione: PIERFRANCESCO GIAMBULLARI IN FIRENZE A GIORGIO VASARI IN AREZZO

Segnatura: ASA, AV, 11 (XLV), c. 12.

Fonte: Messer Giorgio mio onorandissimo.
Io mi aveva quasi dato ad intendere, anzi pur mi credeva al certo, per il lungo silenzio vostro, che voi vi fusse in tutto dimenticato di Fiorenza, degli amici, de le faccende e di voi medesimo, poiché né lettere, né ambasciate, né cosa alcuna del vostro ci si vedeva comparire. E se non che iersera mi mandò messer Bernardetto una vostra de’ II del presente, io pensava già di botarvi a quel santo che fa ritrovare le cose perdute. Ma poiché voi state bene e non ci avete però dimenticati, perdonerò a questa fatica.
La vostra opera va gagliarda; e se ne fanno ogni dì tre forme: e già sono al PP del terzo alfabeto con tutta quasi la vita di Domenico del Ghirlandaio. Dicono volere seguitare con la medesima prestezza, sino a che l’opera sia finita; et hanno in mano tutta la seconda parte. Vorrebbono la epistola dedicatoria, che va innanzi, et il principio del proemio; le quali cose non posso dar loro, perché le avete voi, e non io. E perché mi hanno pregato che io ve ne scriva, penso, per quanto io ne posso ritrarre, che e’ disegnino cominciare a dar fuori queste due prime parti, che vanno insieme, e stampare poi in un altro volume la terza parte; che, per dirne il vero, è un volume per sé sola. E questo non conosco io che vi abbia a dar noia; pure non si farà, se non quanto giudicherete voi medesimo che sia a proposito.
Mandovi lo intaglio del disegno, che facesti loro, intagliato qui da quel tedesco, che hanno in casa. E ve lo mando, a cagione che possiate considerare se il vostro et il mio si hanno a mandare a Vinegia; e pure si possono intagliare qui. Risolvetevene e conducetegli, perché il tempo fugge, et eseguitene quello che vi pare il meglio.
Il proposto e Carlo stanno bene e vi si raccomandano pur assai, senza altrimenti mandarvi nuove, perché non hanno. Et io insieme con loro vi priego, che se non potete con la persona, almeno con l’animo e con lo scrivere ci visitiate qualche volta, che da questa ultima cosa non vi scusa la moglie giovane. State sano e datevi bel tempo.
Da Fiorenza il dì VII di gennaio 1549.
Tutto vostro Pierfrancesco Giambullari
Al suo Carissimo Amico Messer Giorgio Vasari Aretino, Pittore eccellentissimo. In Arezzo.

Bibliografia: Frey 1923, pp. 247-253.