Scheda

Numero d'ordine: 135

Data: 29 03 1550

Intestazione: PIERFRANCESCO GIAMBULLARI IN FIRENZE A GIORGIO VASARI IN ROMA

Segnatura: ASA, AV, 11 (XLV), c. 16.

Fonte: Messer Giorgio Carissimo.
Io mi truovo due vostre de XV e de XXII del presente. Et ancora che io non vi scrivessi il passato sabato, non fu perché io non vi avessi sempre nell’animo, ma solo perché non potendovi scrivere che l’opera vostra fussi finita, mi vergognai a pigliare la penna, come sono stato per fare ancora al presente. Non perché ella non sia finita del tutto e con quella brevissima aggiunta che vi è piaciuta, la quale ci ha tolto parecchi giorni; ma perché io veggo tanto adietro le legature de’ libri, che non credo che e’ possino venire per il corriere. Pure o per il corriere o per il vetturale e’ vi si manderanno quanto prima sarà possibile, che Carlo non manca de la solita diligenzia. Io, quanto a me, ne sono spedito e non ci ho più che fare; e però da questa volta in là non vi ragionerò più di questa materia. Ma sarammi bene sommamente grato lo intendere, che voi ne siete onorato, e che e’ partorisca qualche buon frutto.
Altro per la presente non ho che dirvi. Vivete felice e raccomandatemi agli amici.
Di Firenze il XXIX di marzo 1550.

Vostro Pierfrancesco Giambullari.

Al suo molto onorato Messer Giorgio Vasari Aretino, Pittore eccellentissimo, a Roma.

Bibliografia: Frey 1923, pp. 280-281.