Scheda

Numero d'ordine: 136

Data: 5 04 1550

Intestazione: COSIMO BARTOLI IN FIRENZE A GIORGIO VASARI IN ROMA

Segnatura: ASA, AV, 11 (XLV), c. 21.

Fonte: Molto Magnifico Messer Giorgio.
Con grandissimo piacere mio e degli amici vostri si è inteso il lavoro della cappella e delle sepolture, che avete a fare e far far per conto di Nostro Signore, che certo è principio da poter dimostrar le gran virtù vostre molto più prontamente e vivamente, che non avete fatto per il passato; perché servendo un papa e poi parente, so, che stillerete più di 7 volte il cervello in invenzioni, bizzarrie e maestrie dell’arte, con quello amore incredibile e con quelle grate provisioni, che vi saranno date e con quelle sempre verdi speranze di cose infinitamente maggiori, da farvi crescere il cuore certo molto maggior, il dirò pur, che non avete forse la persona. Al che vi esorto e conforto per onore et utile vostro, perché così son tenuto a fare, non però scordandovi il venir questa state a star qui duoi mesi a finir la tavola di San Lorenzo; il che so certo farete.
Io vi vo’ ricordar e pregare, che avendovi a servire di statuarii, come mi accennate, anzi dite, che voi siate contento di far parte e tirar inanzi un Francesco di maestro Giovan della Cammilla, che è qui amicissimo mio, anzi dirò la anima mia, i lavori del quale credo che arete visti; basta, che di giovane fa vergogna a di quegli che si tengono maestri. Ma se pur voi ne volessi raguaglio da altri che da me, ve ne darà costì il Montelupo, perché l’anno passato questo giovane stette costì in casa sua. Egli è tale, che vi servirà bene e fedelmente faravi onore e non strazie... [sic]ra, cioè lavorerà continuo e verrà... costì, se lo vorrete, ogni volta... io vene prego e ve... Lo raccomando... Carlo ha un po di male, e io non sto bene e son vostro.
Di Firenze il dì 5 di aprile 1550.

Vostro Cosimo Bartoli.
Allo eccellente Pittor’ Messer Giorgio Vasari onorando. Roma.

Bibliografia: Frey 1923, pp. 281-283.