Scheda

Numero d'ordine: 141

Data: 1 08 1550

Intestazione: MICHELANGELO BUONARROTI IN ROMA A GIORGIO VASARI IN FIRENZE

Segnatura: ASA, AV, 12 (XLVI), c. 4.

Fonte: Messer Giorgio, amico caro.
Circa al rifondare a San Piero a Montorio, come il papa nol volse intendere, non vene scrissi niente, sappiendo, voi esserne avisato dall’uomo vostro di qua. Ora m’acade dirvi quello che segue e questo è che iermactina, sendo il papa andato a decto Montorio, mandò per me. Non fu a tempo riscontra lo in sul ponte, che tornava. Ebbi lungo ragionamento seco circa le sepulture allogatevi; e all’ultimo mi disse, che era resoluto non volere mecter decte sepulture in su quel monte, ma nella chiesa de’ Fiorentini, e richiesemi di parere e di disegnio: e io ne lo confortai assai, stimando che per questo mezzo decta chiesa s’abbi a finire.
Circa le vostre 3 ricievute io non ho penna da rispondere a tante altezze; ma se avessi caro di essere in qualche parte quello che mi fate, non l’arei caro per altro se non perché voi avessi un servidore che valessi qualche cosa. Ma io non mi maravigl[i]o, sendo voi risucitatore d’uomini morti, che voi allung[h]iate vita a’ vivi, overo che i mal vivi furiate per infinito tempo alla morte. Per abreviare io son tucto vostro com’io sono.
A dì primo d’agosto 1550.
Vostro Michelagniolo Buonarroti in Roma.
A messer Giorgio Vasari, pictore e amico singulare, in Firenze.

Bibliografia: Milanesi, Lettere di Michelangelo, 1875, p. 529; Frey 1923, pp. 289-294; Girardi 1976, p. 259; Michelangelo, Carteggio, IV, 1979, pp. 346-347.