Numero d'ordine: 171
Data: 1 07 1552
Intestazione: BERNARDETTO MINERBETTI IN FIRENZE A GIORGIO VASARI IN ROMA
Segnatura: ASA, AV, 10 (XLIV), cc. 159, 162.
Fonte: Messer Giorgio Magnifico.
Io tornato a Firenze, trovai morto el nepote et il zio; e ieri feci sepellir mio padre di novant’ anni, vissuto onoratamente e morto cristianamente. E con tutto questo mi ha portato dolor e fastidio. Però se io scrivo questa fuor dell’ordinario, non vi maravigliate.
El Bronzino finalmente dette fuora la tavola del Zanchino, la quale fa tanto paragone a quella del Salviati, che la la caccia via, non a iudizio mio, ma di chi più sa. Sonvi e’ popoli ogni dì, già otto giorni; e chi dice una, chi un’altra cosa. Io non ho potuto intender e’ pareri: li saprò e scriverò.
Se voi non mi dite, come dichino questi 15 mila fiorini nel nepote di messer Michelagnolo, io non la intendo; e chi ha a dar le cose sue, vuol più chiareza. Io ne ho bisogno di saperlo e poi vi dirò cosa che so che li piacera. State sano.
Di Firenze el primo di luglio 1552.
Vostro el Vescovo d’Arezo.
Al Magnifico Messer Giorgio Vasari, amico carissimo. Roma.
Bibliografia: Frey 1923, pp. 329-330.