Numero d'ordine: 222
Data: 28 09 1555
Intestazione: MICHELANGELO BUONARROTI IN ROMA A LEONARDO BUONARROTI IN FIRENZE
Segnatura: ASA, AV, 12 (XLVI), c. 20.
Fonte: Lionardo. Io ho inteso per l’ultima tua, come il Duca è stato a vedere i dua modegli della facciata di San Lorenzo, e come Sua Signoria gli [ha] domandati. Io ti dico, che tu avevi subito a mandargli, dove Sua Signoria gli voleva, senza scrivermene altrimenti; e così aresti a far d’ogni altra cosa nostra, quando avessimo cosa che gli piacessi.
Con questa sarà la risposta di quella di messer Giorgio. E circa la scala della liberria io gliene do notizia, come per un sognio, di quel poco ch’i’ mi posso ricordare, e mandoti la lectera sua aperta, acciò che tu la legga e così aperta gniene dia.
Mi piace che voi stiate bene, tu e la Cassandra e ‘l pucto; ma di Gismondo n’ho gran passione, e duolmi assai; ma non sono anch’io senza difecti e con molte brig[h]e e noie e di più, ch’io ho già tenuto Urbino tre mesi nel lecto amalato, e èvvi ancora, che m’è stato d’un gran fastidio e noia. Ringraziare Dio d’ogni cosa. Confortalo da mia parte e aiutalo quanto puoi.
A dì 28 di Sectenbre 1555.
Michelangelo Buonarroti in Roma.
A Lionardo di Buonarroto Simoni in Firenze.
Bibliografia: Milanesi 1878-1885, VIII, p. 312; Frey 1923, pp. 415-419; Girardi 1976, pp. 289-290; Michelangelo, Carteggio, 1965-1983, V, pp. 45-46.