Numero d'ordine: 62
Data: 13 01 1545
Intestazione: IPPOLITO OLIVETANO IN ROMA A GIORGIO VASARI IN NAPOLI
Segnatura: ASA, AV, 9 (XLIII), cc. 5, 10.
Fonte: Messer Giorgio quanto fratello.
Sabbato vi scrissi per l’ordenario, ch’el prete voleva poter transferire il regresso del canonicato in uno suo nipote, al che io non aveva voluto consentire. Domenica ritornò da me e si contentò ch’el regresso restasse in persona sua. Ma mi ha messo un altro malanno inanti, che è molto peggio e al mio giudicio non mi pare si accetti. Pur fa tu e pensagli bene. Lui vole, che se ‘l vostro zio, qual intendo è su ‘l tempo, morisse inanti il prete, ch’el beneficio ritorni adesso per il regresso con la pensione delli vinti ducati d’or ancora, insin che lui viverà, se ben il vostro zio moresse il giorno sequente che avrà conseguito il canonicato; e non lo vole renonziare senza questo convenzione: cosa che a me pare troppo sporca né di accettare per modo alcuno.
Ho avisato messer Ottaviano del tutto e perché messer Pietro non voleva spettar altra risposta né da voi, né da messer Ottaviano, gli ho fatto prestar scudi otto da messer Raffaello Grisegli nomine mutui, obligandolo per instromento in forma camerae a restituirli in termine di duo mesi, e dittogli che mi faccia una minuta della procura s’ha da star per mandar a messer Ottaviano; siché avete inteso, come passa il negocio. Ora risolvetevi quello volete si faccia e pensategli molto bene, come vi ho detto.
Ho parlato con Cristoffaro vostro e gli ho predicato assai, che voglia venire a Napoli al servizio di Sua Eccellenza, con dirgli che per suo mezzo avrà la grazia di tornar a casa. Lui verrebbe volontieri; ma non sa come farà partirsi da questo signore, qual starà qui qualche giorni. Saria bene, che voi procurasti una lettera da Sua Eccellenzia al signor Paolo Vitelli, che lo lassasse venire; et a questo modo l’averete.
Altro non mi accade per ora se non dirvi, che ho più facende per voi che non ho per me per la poca stabilità di questo prete. E a voi, al Padre Visitatore con gli altri padri, maxime al sacrista mi raccommando.
Da Roma alli XIII di gennaro MDXLV.
Tuto vostro D. Ippolito.
All’Eccellente e Famoso Pittore Messer Giorgio Vasari Arretino, nel monasterio di Monte Oliveto di Napoli, suo amatissimo. A Napoli.
Bibliografia: Frey 1923, p. 140.