Numero d'ordine: 66
Data: 7 02 1545
Intestazione: IPPOLITO OLIVETANO IN ROMA A GIORGIO VASARI IN NAPOLI
Segnatura: ASA, AV, 9 (XLIII), cc. 11, 16.
Fonte: Messer Giorgio quanto fratello.
Ho la vostra del primo di questo; e per risposta vi dico che la prattica di messer Pietro Vacca è totalmente spezzata e l’ho risoluto che faccia del canonicato quello li piace, sì per li avisi vostri quanto etiam di messer Ottaviano, il qual totalmente ricusa tal prattica. Ho detto a messer Pietro che restituisca li otto scudi auti e se non li darà al presente, quando sarano compiti li dui mesi, non potrà mancare di non renderli per esser obligato in forma camerae.
Di Cristoffaro vi dico che non vol venire; et io mai più l’ho potuto veder doppo la prima volta. Però ne farete senza. Ho auto piacer assai, abbiate auto opera da Sua Eccellenza. Sforzatevi di far onore a voi e a gli amici vostri e alle volte mantenetemi in grazia di Sua Eccellenza con le debite raccommandazioni e quando quelle benedette lettere verrano, mi sarano molto grate, poi che vi si è durata tanta fatica. Mi piace la risoluzione avete presa di fermarvi lì insin all’opera finita e credo, ne riportarete più utile che venir in Roma, maxime avendo pur trovato qualche intertenimento a vostro gusto.
E assai ho auto piacer della tavola, posta su l’altare per la festa della Madonna, dove penso che Sua Eccellenza l’avrà veduta con piacer assai, quando però sia venuta lì a pigliar la candela secondo il solito.
Io partirò questa settemana per ogni modo per Milano e per la cenere mi trovarò a Mont’Oliveto, piacendo a Dio. Di poi andarò di lungo al mio viagio; e con questo resto sempre alli piaceri vostri prontissimo. Né altro. State sano e salutate il sacrista per parte mia.
Da Roma alli VII di febraro MDXLV.
Tuto vostro D. Iippolito.
All’Eccellente Pittore Messer Giorgio Vasari Arretino, suo sempre amatissimo. A Napoli.
Bibliografia: Frey 1923, p. 144.