Scheda

Numero d'ordine: 87

Data: 27 11 1546

Intestazione: PAOLO GIOVIO IN ROMA A GIORGIO VASARI IN FIRENZE

Segnatura: ASA, AV, 10 (XLIV), cc. 6-7.

Fonte: Eccellente Messer Giorgio onorandissimo.
Bon prode vi faccino le frittate di chiusura e li ravagioli e capponi [di]Arezzo, per non dir, se sareste, delle pescie di Pisa. Ma ricordateve, ch’io vi amo et adoro, e che sete debitore, ch’el todesco sia indrizato da voi ad fornir la tavola di Luca Martini con Guido Cavalcanti e Gueton d’Arezo e Cambio di Ficino e del Landino; e di questo sarò obligato alla cortesia vostra eternamente.
Noi qua stiamo aspectando el Signor Cardinale, quale ha fatto la bella giravolta di Venezia, e sarà qua a Santa Lucia; ma non a tempo di far cardinale, ma di far nozze della Signora Victoria nella vostra incomparabile e stupenda sala, e il papa vole andar a vederla.
Voi attenderete al vostro libro; e io mi offerisco revisore e vi so dir, che sarà eterno fatto nuovo per Signor Duca, poi che altro non c’è che compiere doppo la morte. Valete e comandateme.
Da Roma 27 novembre 1546.
Servitore el Vescovo Jovio.
Al Prestantissimo Signor pictore maestro Giorgio Aretino, mio onorandissimo in Firenze.

Bibliografia: Frey 1923, pp. 174-176; Giovio, Lettere, 1956-1958, II, p. 55.