La recente fortuna dei “taccuini” di Lanzi ripropone il rapporto tra le varie esperienze dello storico (dall’antiquaria alla storia dell’arte) maturate nel corso di numerosi decenni.
È opportuno riprendere il confronto tra le tre redazioni della Storia pittorica (1792, 1795-1796, 1809) in una memorizzazione che consenta agilità di consultazione e valorizzi varianti strettamente legate ad altri scritti dello stesso autore (lettere, lezioni, guide, viaggi, ecc.).
Solo così sarà possibile accertare il contributo di fonti dirette e indirette e d’altra parte la brillante capacità definitoria dell’autore.