A partire dai primi anni del Seicento, a Siena come in altri centri italiani di rilievo, in un clima di rinnovata passione per l’erudizione municipale e per le glorie patrie in campo artistico, da parte di intellettuali e dilettanti colti del calibro di Giulio Mancini (1558-1630) e di Fabio Chigi (1599-1667) sono stati compilati testi dedicati alle attrattive artistiche della città, ai suoi monumenti civili e religiosi con i loro arredi. Questi testi possono presentarsi nella veste di vere e proprie guide, come nel caso di quello stilato dal Chigi, o assumere invece la forma di raccolte di informazioni varie sulle istituzioni o le tradizioni della città; e in questo ambito quelle artistiche costituiscono naturalmente la parte centrale.
Ai testi più noti già ricordati vorremmo affiancarne altri, la cui stesura risale ancora al Seicento, che proseguono questa illustre tradizione locale, come quello già edito di Alfonso Landi, la poco nota trattazione di Giulio Piccolomini o quella del tutto ignorata di Curzio Sergardi, che rappresenta la prima descrizione della città nel suo aspetto decorativo ormai consono all’età pienamente barocca.
In questo ambito ci ripromettiamo di presentare quanto prima anche altri testi fondamentali per la letteratura periegetica a Siena tra Seicento e Settecento, come quelli, di difficile consultazione e frequentati per lo più solo per sporadiche citazioni, di Angiolo Maria Carapelli e di Ettore Squarci.
Il progetto, che nasce dalla collaborazione fra Memofonte e il Dipartimento di Archeologia e Storia delle arti dell’Università di Siena, intende mettere a disposizione degli studiosi e dei lettori interessati la trascrizione in rete di una serie di scritti topografici e di guide della città di Siena elaborati nella prima età moderna. Questi scritti sono stati o sono tuttora oggetto di tesi di laurea o di ricerche maturate nell’ambito del Dipartimento, che hanno coinvolto, oltre ai singoli laureandi e giovani ricercatori, i docenti che hanno ricoperto l’insegnamento di Letteratura artistica o Storia della critica d’arte, come Bernardina Sani, Roberto Bartalini, Alessandro Angelini.